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DiRedazione

BONUS EDILIZI, CESSIONE ALL’IMPRESA E COMPENSAZIONE IN 5 ANNI.

Con il D.L. Crescita la cessione del credito d’imposta derivante da Bonus Edilizi all’impresa che realizza i lavori, da diritto ad ottenere uno sconto sul prezzo degli stessi di ammontare pari al valore del credito ceduto. L’impresa può utilizzare esclusivamente in compensazione il suddetto credito, in cinque anni.

La Legge di Bilancio per il 2019 aveva confermato tutti i c.d. Bonus Edilizi. Era stata confermata anche la possibilità di cedere il credito derivante dalle suddette agevolazioni. Ora, con il D.L. “Crescita” (D.L. n. 34/2019), per l’Ecobonus ed il Sismabonus, il committente, anziché utilizzare in detrazione i suddetti Bonus Edilizi, può cedere il corrispondente credito d’imposta all’impresa che realizza i lavori in questione, ottenendo sul prezzo uno sconto di ammontare pari al valore nominale del credito ceduto. L’impresa può  utilizzare esclusivamente in compensazione il suddetto credito, in cinque quote annuali di pari importo.

Più precisamente, rispetto alla disciplina vigente prima del D.L. Crescita, vengono quindi introdotte le seguenti misure, che si affiancano, senza sostituirle, a quelle già esistenti:

  • la cessione è possibile solo nei confronti dell’impresa esecutrice dei lavori, con esclusione di altri possibili cessionari;
  • lo sconto praticato dall’impresa esecutrice dei lavori è di ammontare pari al valore del credito ricevuto (non è quindi possibile acquisire il credito d’imposta per un prezzo inferiore al suo valore nominale);
  • l’impresa non può a sua volta cedere il credito a terzi, ma può utilizzarlo in compensazione, in 5 anni, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, senza l’applicazione dei limiti di cui all’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e all’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

Il D.L. Crescita è attualmente in fase di conversione in Legge.

Una versione più ampia del presente contributo è reperibile al seguente link:

Giorgio Mangiaracina

Avvocato

DiRedazione

Cessione del Credito d’imposta: una leva finanziaria straordinaria

Nel 2019 gli amministratori di Condominio saranno spettatori di un cambiamento epocale nella gestione degli appalti negli stabili per le opere edili (e non) in cui è possibile ottenere il credito d’imposta.

Sul mercato si sono affacciati nuovi Player (Contractor) pur gestendo Servizi differenti offrono lavori edili “chiavi in mano”. Il loro scopo è guadagnare sul differenziale del Credito d’imposta.

Questi nuovi soggetti hanno una caratteristica ben definita: hanno una notevole quantità di denaro a disposizione, possono “tirare il prezzo” ai sub-appaltatori e giocare sulla quantità di denaro che restituiscono ai Condomini sotto forma di sconto.

Vediamo un caso molto semplice:

n. 3 preventivi forniti da aziende, per dei lavori sullo stabile. Al netto della leva finanziaria del “Credito”:

ora applichiamo la Leva Finanziaria della cessione del Credito da parte del Player :

il Player assorbe l’85% del Credito che si è creato offrendo uno sconto immediato del 50% su quella quota.

I Condomini, spinti a risparmiare, tenderanno a scegliere sempre il prezzo più basso.

La qualità dei lavori passa in secondo piano in quanto, i contractor per marginare e guadagnare sulla leva finanziaria, si accorderanno al prezzo minore per il sub-appaltatore.

Tutto questo poi ricadrà sul povero Amministratore del Condominio il quale agli occhi dei Condomini avrà comunque la responsabilità per la qualità dei lavori eseguiti in quanto

“l’Amministratore è sempre IL RESPONSABILE di queste situazioni “