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DiRedazione

Rottamazione “quater” in arrivo, domande entro fine ottobre

Appare estremamente probabile la riapertura dei termini della rottamazione delle cartelle, che sarà a questo punto la “quater“.  La misura verrà probabilmente affidata ad un emendamento in sede di conversione del decreto Crescita (D.L. n.34/2019), che prevederà anche nuovi termini per l’adesione al “Saldo e Stralcio” per i contribuenti con ISEE fino a 20.000 Euro. La rottamazione quater non potrà comprendere comunque i carichi affidati all’agente della riscossione tra il 1.1.2018 ed il 31.12.2018, trattandosi in tal caso di partite soggette alla riscossione ordinaria. Lo ha annunciato il Sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci in una conferenza stampa alla Camera. Il sottosegretario ha poi precisato che  “il tema 2018 potrà essere ripreso nel 2020, con almeno un anno di riscossione alle spalle'”, anticipando quindi anche una possibile “rottamazione quinquies“. Per chi aderirà alla nuova pace fiscale verrà inoltre prevista, come per le precedenti edizioni della rottamazione, la sospensione delle procedure esecutive in corso (pignoramenti).    http://www.cclegal.eu/giorgio-mangiaracina/

Giorgio Mangiaracina Avvocato

DiRedazione

Public Speaking – L’importanza di saper parlare al nostro pubblico

FAI UN SALTO DI QUALITA’

Parlare in pubblico mantenendo alta l’attenzione della platea e comunicare con efficacia durante una presentazione. Dimostrarsi a proprio agio davanti ai propri colleghi durante un meeting.  Sono abilità indispensabili nella vita lavorativa quotidiana. I corsi tenuti da A.P.A.I.COND sono percorsi sarà estremamente operativi (si prevedono anche video-riprese individuali e di gruppo) e consentirà ai partecipanti di:

  • comunicare mantenendo il focus sul proprio obiettivo
  • utilizzare le proprie risorse personali per attivare l’attenzione del pubblico
  • strutturare una presentazione secondo schemi logici e facilmente riconoscibili dal pubblico
  • gestire le obiezioni
  • gestire i tempi e gli interventi in relazione all’obiettivo

TI PIACEREBBE:

  • Comunicare mantenendo il focus sul tuo obiettivo?
  • Utilizzare le tue risorse personali per attirare l’attenzione del
  • pubblico?
  • Strutturare una presentazione secondo schemi logici e facilmente
  • riconoscibili dal pubblico?
  • Imparare a gestire le obiezioni?
  • Gestire i tempi e gli interventi in relazione all’obiettivo?

IMPARERAI:

  • La struttura logica di una presentazione sulla base di un obiettivo.
  • Come ottenere e mantenere l’attenzione dell’uditorio.
  • L’improvvisazione e la gestione dell’ansia da prestazione.
  • La gestione dei tempi nel parlare in pubblico.
  • La gestione delle obiezioni
  • Come auto-monitorare le tue presentazioni

Contattaci per avere maggiori informazioni e scopri qui le prossime date
https://apaicond.org/corsi/

DiRedazione

Amministratore: spese sostenute senza autorizzazione. E’ corretto?

L’amministratore del mio Condominio ha effettuato spese di manutenzione afferenti le luci delle scale senza chiedere la preventiva approvazione dell’assemblea. E’ corretto?

Le spese di manutenzione ordinarie e relative ai servizi comuni essenziali non richiedono la preventiva approvazione dell’assemblea del Condominio, avendo il potere l’amministratore di effettuare tali esborsi, nell’interesse comune dei Condomini.

Ha confermato detto principio anche una recente sentenza della Cassazione ( Cass. Civ. Sez. II sente n. 454 dell’11 gennaio 2017), la quale ha pure precisato che l’approvazione di dette spese è richiesta soltanto in sede di consuntivo.

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Tubo di scarico comune: Ho il diritto di ottenere il rimborso della spesa da me sostenuta?

In qualità di condomino, durante i lavori di rifacimento del mio bagno, ho effettuato un intervento urgente su un tubo di scarico comune. Ho il diritto di ottenere il rimborso della spesa da me sostenuta?

Secondo l’art. 1134 c.c. il condomino che ha fatto spese comuni senza l’autorizzazione dell’amministratore o dell’assemblea non ha diritto al rimborso, salvo che si tratti di spesa urgente.

Pertanto lei potrà essere rimborsato solo se l’esecuzione delle opere  non poteva essere differita senza danno o pericolo, e senza poter avvertire tempestivamente l’amministratore o gli altri condomini, usando il criterio del buon padre di famiglia.

In tal senso si è pronunciata in maniera unanime  la Suprema Corte ( cfr. tra tutte: Cass. Civ. Sez. VI – 2 ord. n. 25286 del 9 dicembre 2016).

DiRedazione

Cessione del Credito d’imposta: una leva finanziaria straordinaria

Nel 2019 gli amministratori di Condominio saranno spettatori di un cambiamento epocale nella gestione degli appalti negli stabili per le opere edili (e non) in cui è possibile ottenere il credito d’imposta.

Sul mercato si sono affacciati nuovi Player (Contractor) pur gestendo Servizi differenti offrono lavori edili “chiavi in mano”. Il loro scopo è guadagnare sul differenziale del Credito d’imposta.

Questi nuovi soggetti hanno una caratteristica ben definita: hanno una notevole quantità di denaro a disposizione, possono “tirare il prezzo” ai sub-appaltatori e giocare sulla quantità di denaro che restituiscono ai Condomini sotto forma di sconto.

Vediamo un caso molto semplice:

n. 3 preventivi forniti da aziende, per dei lavori sullo stabile. Al netto della leva finanziaria del “Credito”:

ora applichiamo la Leva Finanziaria della cessione del Credito da parte del Player :

il Player assorbe l’85% del Credito che si è creato offrendo uno sconto immediato del 50% su quella quota.

I Condomini, spinti a risparmiare, tenderanno a scegliere sempre il prezzo più basso.

La qualità dei lavori passa in secondo piano in quanto, i contractor per marginare e guadagnare sulla leva finanziaria, si accorderanno al prezzo minore per il sub-appaltatore.

Tutto questo poi ricadrà sul povero Amministratore del Condominio il quale agli occhi dei Condomini avrà comunque la responsabilità per la qualità dei lavori eseguiti in quanto

“l’Amministratore è sempre IL RESPONSABILE di queste situazioni “

DiRedazione

Ascensori per ville

Gli ascensori per villette della Gierre Lift sono una risorsa importante per chiunque abbia bisogno di migliorare la mobilità interna della propria abitazione. Infatti, sono strutture adatte sia a persone anziane o con disabilità, sia a chi desidera semplicemente arricchire di uno strumento utile l’edificio in cui abita.

La prima obiezione che viene in mente nella scelta di una soluzione per la mobilità verticale è relativa allo spazio necessario per installare l’impianto. Gli ascensori per villette della Gierre Lift possono essere montati anche in spazi esigui perché il loro meccanismo non ha bisogno di un locale macchine. È sufficiente avere a disposizione un vano scala per installare ascensori per villette comodi e anche belli da vedere, in armonia con lo stile dell’arredamento e le linee degli interni.

I professionisti della Gierre Lift sono attenti a progettare e produrre ascensori per villette a basso consumo, considerando il risparmio energetico un obiettivo da perseguire.

Gli impianti installati dai tecnici della Gierre Lift consumano come un normale elettrodomestico. Di conseguenza non è necessario potenziare l’impianto elettrico dell’abitazione in cui vengono inserite.

I progettisti specializzati della Gierre Lift disegnano e realizzano ascensori interni ed esterni per ville, a seconda delle esigenze specifiche del cliente e delle caratteristiche dell’edificio su cui intervenire.

Ascensori interni per ville

Gli ascensori interni per ville della Gierre Lift sono la soluzione più funzionale ed esclusiva per rispondere all’esigenza di migliorare gli spostamenti in verticale nella propria abitazione. Infatti, si tratta di strutture che si avvalgono delle tecnologie più all’avanguardia nel settore degli ascensori e allo stesso tempo sono prodotti che possono acquisire anche un valore estetico.

Nell’ampio panorama dei prodotti offerti della Gierre Lift ci sono anche ascensori interni per ville che costituiscono vere e proprie soluzioni di lusso per far fronte al rinnovamento sia funzionale che stilistico della propria abitazione. Le finiture, le linee e le forme che caratterizzano gli ascensori interni per ville di lusso possono essere personalizzati a piacimento per esaltare l’armonia e l’eleganza dell’abitazione.

Ascensori esterni per ville

Gli ascensori esterni per ville della Gierre Lift sono un’ottima scelta quando lo spazio interno dell’edificio non consente di installare l’ascensore nel cuore della casa. Tuttavia la scelta di montare una struttura esterna può rispondere anche a esigenze funzionali, quando si desidera ottenere un accesso diretto ai piani alti dell’abitazione.

Gli ascensori esterni per ville progettati dagli specialisti della Gierre Lift possono essere panoramici e dare tutto il piacere di una vista sul paesaggio a chi ne è utilizzatore. Sono strutture che garantiscono un impatto visivo gradevole, pieno di ricercatezza, in cui il fascino della tecnologia si fonde con la leggerezza della luce.

I vantaggi degli ascensori per ville della Gierre Lift

Nel progettare gli ascensori per ville e villette, i tecnici della Gierre Lift si avvalgono del migliore sistema di trazione attualmente disponibile per la mobilità verticale. Infatti, viene utilizzata la tecnologia gearless, caratterizzata da un motore sincrono ad alta efficienza, che garantisce la riduzione degli sprechi energetici al minimo.

Tra i prodotti della Gierre Lift ci sono modelli di ascensori per ville in grado di produrre energia in determinate condizioni per fornirla alla rete elettrica, in modo che sia utile per altri elettrodomestici presenti nell’abitazione.

Gli ascensori per ville e villette della Gierre Lift sono dotati di lampade a led che realizzano un’illuminazione ottimale con consumi ridotti e una risposta all’accensione immediata.

È possibile programmare gli ascensori per ville della Gierre Lift sulla base delle fasce orarie in cui vi è un minore o maggiore utilizzo dello strumento. Se non sono presenti chiamate l’ascensore si parcheggia al livello di un piano prestabilito. Il pannello di gestione del dispositivo identifica quattro fasce orarie nell’arco della giornata disponibili per la programmazione.

Ascensori per villette e detrazioni fiscali

Installare ascensori per ville e villette significa abbattere barriere architettoniche e svolgere di conseguenza un’azione che permette alle persone con disabilità maggiore autonomia e sicurezza. Tuttavia i costi per dotare la propria abitazione di un ascensore possono essere consistenti. Per questo la Legge di Bilancio 2018 ha esteso la validità delle agevolazioni fiscali fino al 31 dicembre dell’anno in corso.

Dunque chi decide di ristrutturare casa inserendovi una struttura per la mobilità verticale può avvantaggiarsi di sgravi fiscali che rendono la spesa più sostenibile. La legge prevede una detrazione Irpef del 50% per un massimo di 96.000 euro. Questa agevolazione fiscale non è però cumulabile con lo sgravio del 19% previsto per i costi dei mezzi di sollevamento per la persona disabile.

DiRedazione

Resistenza al Fuoco R delle strutture di copertura boxes e corselli.

Molti edifici o parti di essi, sia con strutture in ferro che in cemento armato, sono esposti per la loro particolare destinazione d’uso al pericolo di incendio e quindi sono soggetti all’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendio.

In questo ambito le strutture dell’edificio interessate devono avere la capacità di resistere se esposte al fuoco, per un determinato periodo di tempo ( R=30’ , 60’ , 90’ ,120’  etc.) senza crollare in modo da garantire se non altro l’esodo delle persone presenti e le attività dei Vigili del Fuoco.

Il calcolo consiste in una precisa operazione ingegneristica di portata abbattendo le caratteristiche di resistenza meccanica dei materiali (calcestruzzo e ferro) via via che l’incendio si sviluppa nel tempo in modo progressivo fino al collasso della struttura.

Capita sempre più spesso a noi Strutturisti che ci venga richiesto da parte degli Amministratori di Condominio di calcolare la resistenza statica R al fuoco delle solette e delle strutture in cemento armato che costituiscono la copertura dei boxes e del corsello dei loro condomini.

Infatti, mentre per le strutture più recenti questo calcolo e il relativo valore di R è oramai quasi sempre disponibile in quanto preciso requisito di progetto, per le più o meno vecchie strutture è difficilmente presente tra la documentazione.

Per il rilascio del C.P.I. è altresì indispensabile avere o risalire a questo parametro, ecco quindi la necessità in alcuni casi di indagare le strutture esistenti e i relativi documenti per poterlo calcolare e certificare.

Nei casi più semplici si ha a disposizione la documentazione originale di progetto con i disegni esecutivi di travi pilastri e solette, la relazione a struttura ultimata e il collaudo statico.

In questo caso il l’Ingegnere strutturista è favorito ma dovrà comunque verificare sul posto, per quanto possibile, la rispondenza dell’eseguito con il progetto.

Controllerà le dimensioni delle travi, dei pilastri, valuterà i carichi e soprattutto, con piccoli assaggi locali verificherà il numero e il diametro dei ferri di armatura e determinerà l’effettivo spessore di calcestruzzo che si pone a protezione di questi ultimi rispetto al fuoco (copriferro).

Solo allora potrà effettuare il calcolo di resistenza al fuoco.

Quando invece non vi è documentazione disponibile dovrà sopperire non solo con più diffusi assaggi locali ma anche se il caso con opportune indagini strumentali (Pacometro, sclerometro , ultrasuoni e altro ) che permettano di risalire ai parametri progettuali mancanti per un corretto calcolo .

In ogni caso sarà redatta una relazione di calcolo che dovrà poi essere trasmessa al tecnico incaricato per il C.P.I.

                                                                   Per approfondimenti e preventivi:    Ingegner ClaudioCattaneo claudio.cattaneo@studiocc.it – Cell:  335.821 6265        

DiRedazione

Guida Gratuita alla Certificazione d’Idoneità Statica

Le scadenze, i doveri, le responsabilità e le conseguenze per l’amministratore di condominio
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I nostri consulenti sono a tua disposizione per ogni ulteriore approfondimento Laura Locatelli – Avvocato Civilista Claudio Cattaneo – Ingegnere Strutturista Salvatore Trani ­– Architetto

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DiRedazione

Bonus edilizi: possibile cedere il credito di imposta.

Avvocato Giorgio Mangiaracina

La Legge di Bilancio 2019 ha confermato tutte le agevolazioni fiscali per gli interventi edilizi. E’ confermata anche la possibilità di cedere il credito derivante dalle agevolazioni fiscali per i lavori sulle parti comuni del condominio. Ecco quindi alcune indicazioni operative per realizzare gli interventi sulle parti comuni condominiali con un risparmio notevole sul costo degli stessi.

  1. Per quanto riguarda il condominio, quali crediti possono essere ceduti?
  2. quelli derivanti da opere di riqualificazione energetica (il credito fiscale è pari al 70% – 75% dell’importo dei lavori a seconda del tipo di intervento); con una spesa massima di 40.000 Euro per unità immobiliare.
  3. da opere di adeguamento alla normativa antisismica (il credito fiscale è pari al 75% –  85% dell’importo dei lavori, a seconda del tipo di intervento); con una spesa massima di 96.000 Euro per unità immobiliare.
  4. da opere di adeguamento alla normativa antisismica e congiuntamente, di riqualificazione energetica sulle parti comuni (il credito fiscale è pari al 80% – 85% dell’importo dei lavori, a seconda del tipo di intervento); con una spesa massima di 136.000 per unità immobiliare.
  • Chi può decidere di cedere il credito?

Cedenti sono sempre i singoli condòmini, relativamente alla quota di agevolazione a loro spettante sulla base della ripartizione della spesa in ragione dei millesimi.

  • Chi può acquistare il credito?
  • anzitutto il fornitore dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi (in altri termini, l’impresa stessa che realizza i lavori);
  • poi anche altri soggetti privati (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti come ad esempio le Energy Services Companies) (se collegati al rapporto);
  • infine le banche e gli intermediari finanziari (solo per i soggetti che rientrano nella no tax area, e non per il “sisma bonus”).

E’ invece esclusa la cessione del credito in favore delle amministrazioni pubbliche.

  • Termini e condizioni per la cessione del credito.

L’amministratore del condominio comunica annualmente all’Agenzia delle Entrate i dati dell’acquirente del credito, l’accettazione da parte di quest’ultimo del credito ceduto e l’importo dello stesso, spettante sulla base delle spese sostenute dal condominio entro il 31 dicembre dell’anno precedente.

In mancanza di questa comunicazione la cessione del credito è inefficace.

Non è necessario alcun atto pubblico o scrittura privata autenticata. Non è necessaria la notifica della cessione.

  • Utilizzo del credito acquistato.

I soggetti che acquistano il credito hanno, a loro volta, la facoltà di cessione (una sola volta).

Il credito d’imposta attribuito al cessionario va ripartito in 10 quote annuali  di pari importo. Tali quote sono utilizzabili in compensazione.

Il successivo cessionario, che non cede ulteriormente il credito, lo utilizza in compensazione sulla base delle rate residue.

La quota di credito che non è utilizzata nell’anno può essere utilizzata negli anni successivi, ma non può essere richiesta a rimborso.

Giorgio Mangiaracina

Avvocato

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Quando va fatta la verifica agli ascensori?

Verifica PERIODICHE BIENNALI

Una volta installato un ascensore o un montacarichi in qualsiasi edificio privato o pubblico, la normativa vigente prevede che, per poter mantenere in esercizio l’impianto, il proprietario deve incaricare una ditta specializzata ad effettuare, una volta ogni due anni, una verifica periodica.

La verifica biennale degli ascensori e montacarichi deve essere eseguita da un ente incaricato indicato nella targa da applicare all’interno della cabina dell’ascensore.

Laddove la ditta specializzata ed incaricata nell’eseguire le verifiche periodiche degli ascensori e dei montacarichi venga sostituita, il proprietario o il condominio sono tenuti ad informare il Comune competente tramite apposita comunicazione.

La verifica biennale dell’ascensore è obbligatoria e deve essere eseguita da ingegneri dell’ASL o dell’ARPA competente per territorio oppure di un organismo di certificazione autorizzato dal Ministero dello Sviluppo economico e notificato alla Commissione europea.

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